Proclamazione dello stato di agitazione del Comparto Regione – richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi della legge 146/90.
Le scriventi OO.SS. FP CGIL e FeDRO Sardegna
proclamano lo stato di agitazione nel suindicato comparto, vista l’evidente volontà della controparte di non aprire le trattative, come da noi ripetutamente richiesto per avviare il rinnovo del CCRL, scaduto lo scorso 31/12/2018, per il quale chiediamo:
- l’accordo per i livelli retributivi ai fini delle progressioni;
- le risorse economiche per il contratto di tutte/i le/i dipendenti;
- l’apertura delle trattative per il rinnovo del CCRL e la riclassificazione del personale;
- il regolamento per il lavoro agile;
- indizione elezioni RSU;
- una riforma organica dell’Amministrazione Regionale.
Il ricorso alla mobilitazione del personale, che si riserva di promuovere lo sciopero regionale della categoria, è determinato dalle seguenti motivazioni:
Ad oggi, nonostante sia stato completato il passaggio delle lavoratrici e dei lavoratori di Forestas nel CCRL (contrattazione che ha impegnato il Co.Ra.N. nei primi mesi del 2021 lasciando pochi spazi per altre trattative), non è stato ancora avviato il confronto negoziale per il rinnovo del CCRL triennio 2019-2021, parte economica, scaduto da più di due anni, e propedeutico alla realizzazione delle progressioni professionali orizzontali.
Le scriventi sono coscienti che i tempi tecnici per le trattative che portino all’approvazione della modifica dell’art. 68, per l’aggiunta dei livelli retributivi con il Coran e le org. Sindacali e la successiva aperture dei tavoli in tutte le Direzioni, per le contrattazioni integrative da concludersi prima del dicembre 2021, siano molto stretti perché si è perso troppo tempo per argomenti non necessari o addirittura dannosi e in deroga a norme nazionali e regionali. Considerato che le risorse per il rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021 sono state stanziate prima del transito delle lavoratrici e dei lavoratori di Forestas, è chiaro che l’aumento medio di circa 100 euro, previsto per il perimetro precedente, dovrà essere garantito a tutto il personale che aspetta di recuperare il potere d’acquisto perso da anni.
Essendoci le risorse a diposizione per il vecchio comparto, è chiaro che il ritardo è dovuto al mancato finanziamento delle somme utili per il rinnovo contrattuale di tutto il personale a cui si applica il CCRL, è quindi irrinunciabile che all’interno della legge Omnibus, che dovrà essere votata a breve, vengano inserite le risorse per garantire a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori il rinnovo contrattuale con gli stessi parametri previsti in precedenza.
Diversamente ancora una volta le/i dipendenti del comparto regione storico pagheranno, con il mancato rinnovo contrattuale, scelte politiche che devono essere accompagnate dalle coperture finanziarie, e allo stesso tempo per le lavoratrici e i lavoratori di Forestas si prolunga il mancato rinnovo contrattuale dimostrando loro che non basta il passaggio al CCRL se questo non è accompagnato dal riconoscimento da parte della politica Regionale dei diritti fondamentali.
Nel mese di maggio il Presidente On. Christian Solinas, in occasione dell’approvazione del DL 107, comunicava l’imminente rinnovo contrattuale del personale del comparto regione, ma da allora non abbiamo avuto, nonostante le innumerevoli note di sollecito, alcun riscontro.
Per i motivi sopra descritti si dichiara lo stato di agitazione della categoria e conseguentemente si chiede alle Autorità in indirizzo l’attivazione della procedura della fase di tentativo di conciliazione preventiva.